Le elettropompe vengono utilizzate per ragioni note. Tuttavia oggi possiamo ottenere il massimo risultato optando per l’inverter. In altre parole, quel dispositivo che garantisce prestazioni efficienti nonché altamente performanti.
L’inverter oggi è quello che può servirvi nella gestione delle elettropompe. Infatti agisce sulla frequenza della corrente elettrica e non sulla tensione.
In qualità di nuovo dispositivo sul fronte della tecnologia in materia, l’inverter è certamente più evoluto rispetto a pressostati meccanici e presscontrol elettronici.
Mi riferisco proprio a quei dispositivi che attivano un microinterruttore responsabile della messa in moto delle pompe.
Ma questi stessi dispositivi spingono la pompa sino al massimo dei giri: questo, inevitabilmente, si traduce in assorbimento massimo della corrente.
Ecco perché in presenza di pressostati o presscontrol come quelli elencati, nel momento in cui viene raggiunto il valore di pressione impostato – prendiamo come riferimento un un valore di 3,5 bar – si verifica il distacco della pompa.
Ogni volta che apriamo un rubinetto, determiniamo quel calo di pressione necessario perché la pompa si riavvii di nuovo.
Soltanto che all’avviamento il motore elettrico assorbe più corrente. Per mia e nostra fortuna, oggi abbiamo a disposizione l’inverter.
Quest’ultimo ci consente di agire direttamente su una lunga serie di parametri e di regolare il flusso dell’acqua in modo costante, ottimizzando pertanto uso e consumo del nostro bene più prezioso.
Innanzitutto perché l’inverter si comporta diversamente, mettendo in moto la pompa soltanto in base alla quantità d’acqua utilizzata. Sia in presenza di un rivolo d’acqua, sia in presenza di un flusso più abbondante.
Oltre a un minore consumo di energia e alla minima usura della pompa, evitiamo il rischio di incorrere nei colpi d’ariete – identificabili in quei rumori avvertibili quando il flusso è irregolare.
L’inverter presenta questi vantaggi, Ma non si limita solo a questi.
Installarlo vi farà sentire più sicuri, perché in presenza di un’anomalia a livello elettrico proteggerà l’elettropompa bloccandola, tutelando così il motore elettrico.
Non solo: la funzione di protezione è garantita anche quando non c’è più acqua nel serbatoio.
Questo evento coincide con l’arresto del processo di raffreddamento. In questi casi, il materiale che riveste il corpo pompante si usura rapidamente mentre le diverse componenti cominciano a sfregarsi.
Ne consegue un’ inevitabile compromissione di tutte le parti.
Indispensabile ovunque e per chiunque, l’inverter è ideale per chi ricorre all’uso di elettropompe tutti i giorni. Penso a quegli utenti che vivono in posti particolari e necessitano di una pressione maggiore d’acqua perché altrimenti rischierebbero di non utilizzare nemmeno una caldaia.
Oggi quegli utenti ancora lontani dalla rete idrica principale, sono spesso costretti a ricorrere all’utilizzo di un impianto tradizionale. Come un serbatoio ad autoclave.
Per intenderci, trattasi di un serbatoio tradizionale azionato con pressostati meccanici o presscontrol elettronici.
Anche quando il fabbisogno giornaliero è soddisfatto, si deve tener conto che il costo non sarà indifferente
I dispositivi in dotazione infatti richiedono alla pompa lo sforzo massimo di pressione per il funzionamento regolare.
Per tutte queste ragioni, l’installazione di elettropompe che prevedono l’uso degli inverter è altamente raccomandata. Perché vi permetterà di risparmiare e di sentirvi sicuri, garantendo la migliore gestione delle elettropompe possibile.
Più che massima pressione, l’inverter è sinonimo di massimo vantaggio. Alla prossima.
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